Il trust è legale?

Il Trust è legale?

Il Trust è legale?

Con la risposta fornita a un’interrogazione parlamentare alla Camera dei Deputati del 13.04.2022 (n. 5-07491), il MEF ha dato rassicurazioni sull’utilizzo dello Strumento Trust. L’interrogante, Luigi Gallo del M5S, aveva di fatto contestato l’utilizzo del Trust con riferimento ad un caso specifico.

Il sottosegretario dell’Economia, Federico Freni, per mezzo della risposta in questione, ha avuto l’occasione di precisare come il nostro “impianto normativo, oltre a non favorire fenomeni di elusione, consenta di contrastare l’utilizzo fraudolento dell’istituto del Trust”.

Il Trust, quindi, non viene considerato dal MEF come uno Strumento di cui diffidare a priori, in quanto l’utilizzo distorto che ne veniva fatto, soprattutto in passato, non può essere un elemento in grado di incidere sul significativo valore che può assumere il Trust in vari ambiti, soprattutto all’interno delle dinamiche legate alla pianificazione e protezione patrimoniale, anche nell’ottica del futuro passaggio generazionale.

Eventuali utilizzi non conformi alla Legge possono essere identificati e puniti grazie a strumenti di controllo efficaci previsti dal nostro Legislatore, senza che si guardi con diffidenza all’utilizzo del Trust in maniera indiscriminata. 

Qual è il prezzo congruo per un trust?

Essendo uno Strumento complesso, un Trust istituito e gestito a prezzi esageratamente ridotti può nascondere, come sempre in questi casi, grandi rischi.

DBS Trust Company si impegna a praticare i prezzi più convenienti in cambio di un lavoro ben fatto. In generale, i costi sono i seguenti:

  • Costi di istituzione: è l’importo dovuto alla Trust company per lo studio di istituzione del Trust. Comprende lo studio della situazione familiare, della successione, dei rapporti di famiglia, della fiscalità della famiglia e delle imprese ad essa collegate, della governance aziendale. Comprende inoltre l’atto notarile per l’istituzione e per l’assegnazione dei beni.
  • Imposte di donazione e successione: l’apporto in Trust può sostituire di fatto la successione. Secondo l’impostazione fornitaci dall’Agenzia delle Entrate, si pagano le imposte di donazione / successione sui beni apportati, che in questo momento ancora per poco sono molto favorevoli.
  • Costi di gestione: è un importo annuo pagato alla Trust company per la gestione del Trust: comprende gestione ordinaria, contabilità e dichiarazione dei redditi. La somma di questi costi è generalmente molto ridotta rispetto al patrimonio; spesso l’assegnazione in Trust potrebbe anche costare meno di una normale successione.